Descrizione
Nel pomeriggio di mercoledì 21 maggio 2025, di fronte ad una platea di oltre 80 partecipanti, si è tenuto presso la Sala Auditorium del Centro Culturale Fatebenefratelli di Valmadrera il quattordicesimo incontro dell’annuale rassegna UNI3 – Università della Terza Età, a tema “Gli Almenno. Tra arte e storia, dall’Alto Medioevo al Rinascimento”, con relatrice la Prof.ssa Laura Polo D’Ambrosio, storica dell’arte specializzata in arte medievale lombarda ed ex docente di Storia dell’Arte presso il Liceo Classico Alessandro Manzoni di Lecco. L’incontro è stato organizzato in preparazione alla visita guidata del 28 maggio ad Almenno San Salvatore.
La Prof.ssa Polo D’Ambrosio ha introdotto l’incontro illustrando il profilo storico di Almenno San Bartolomeo e Almenno San Salvatore, un tempo uniti in un solo agglomerato di nome Lemine. Lemine, trovandosi allo sbocco delle Valli Imagna e Brembilla e sul percorso del fiume Brembo, rivestiva una notevole importanza strategica già al tempo dei Romani, tempo in cui collegava Bergamo alla strada militare che portava in Rezia (oggi corrispondente al Tirolo, Grigioni e parte della Baviera). L’importanza di Lemine continuò sotto la dominazione longobarda, carolingia e imperiale, con il territorio corrispondente infeudato proprio per ragioni strategiche al Conte di Lecco, l’ultimo dei quali fu Attone che, morendo senza eredi, donò il feudo di Lemine al Vescovo di Bergamo. Il Vescovo nel 1220 riconobbe l’autonomia del borgo di Lemine, nel frattempo sviluppatosi in un fiorente centro economico. Durante il periodo degli scontri tra Guelfi e Ghibellini, Almenno Superiore e Almenno Inferiore si schierarono in campi opposti; il secondo borgo fu distrutto nel 1443 da una spedizione militare bergamasca. Almenno Superiore venne divisa nei due attuali Comuni all’inizio del XVII secolo.
La relatrice ha proseguito presentando gli edifici sacri che arricchiscono il territorio dei due Almenno: Santa Maria al Castello, chiesa parrocchiale originaria, parzialmente inglobata in un santuario costruito a seguito di un miracolo avvenuto nel 1506; il monastero femminile di San Tomè, la cui pianta circolare ricorda la forma della Chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme; la Chiesa di San Giorgio in Lemine, gioiello architettonico romanico i cui affreschi superstiti, di grande bellezza, sono una eccezionale testimonianza della pittura romanica bergamasca; la Chiesa di Santa Maria della Consolazione, detta di San Nicola, costruita dopo una virulenta pestilenza grazie alla predicazione, e conseguenti donazioni, del frate Alberto da Sarnico; l’Oratorio di Santa Caterina.
Di ognuno degli edifici la Prof.ssa ha illustrato la storia, l’architettura e le opere decorative presenti all’interno, specialmente gli affreschi.
Il prossimo appuntamento con l’UNI3, mercoledì 11 giugno, vedrà il gradito ritorno della Prof.ssa Laura Polo D’Ambrosio con l’incontro “In viaggio come mercanti medievali. La “Via mercatorum” in Val Brembana e il borgo di Cornello dei Tasso”, propedeutico alla visita guidata del 18 giugno proprio a Cornello dei Tasso.
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Ultimo aggiornamento: 26 maggio 2025, 15:10